Samsung Galaxy S III, la prova – Wired.it
Londra – Finito lo show sul palco del Samsung Mobile Unpacked 2012, i quasi duemila invitati presenti si sono gettati a capofitto nell’area dedicata agli hands on, dove li aspettavano decine di dispositivipronti a farsi spupazzare.
Il primo impatto con il Galaxy S III è molto positivo, sotto quasi tutti i punti di vista. A cominciare dalle dimensioni: sì, l’S3 è esagerato, ma non eccessivo. Innanzitutto è abbastanza leggero: appena 133 grammi. E poi la diagonale dello schermo da 4,8” è compensata da una cornice molto contenuta, tanto che lo smartphone si lascia gestire più o meno come il fratellino marchiato Nexus. Fare tutto con una mano sola non è comodissimo e il pollice va allenato a fare su e giù per il display, ma di contro hai uno schermo grande, definito e brillante.
Il super amoled hd presente sul Samsung infatti è uno dei migliori schermi che abbiamo provato. La casa coreana ci ha abituato bene con i suoi dispositivi precedenti, ma l’alta risoluzione (1280×720 pixel) su questo telefono fa un’impressione ancora migliore. Anche a confronto diretto con l’ottimo super lcd 2 del Htc One X, la fedeltà dei colori non sfigura, mentre per saturazione e contrasti il vantaggio è tutto a favore del super amoled. Unico punto a sfavore è la definizione, che per via della disposizione dei pixel a pentile perde un po’ sul Samsung; a queste risoluzioni, tuttavia, si tratta di una minuzia quasi impercettibile.
Scorrendo le home screen di Ice Cream Sandwich non si può non notare la fluidità estrema del sistema: la soluzione quad core fatta in casa da Samsung si comporta da prima della classesenza mai entrare in crisi. Il web browsing procede spedito, senza intoppi né problemi o scatti nel rendering delle pagine, anche in quelle più zeppe di contenuti, e passando da un task proibitivo all’altro la temperatura dello smartphone resta sempre più che accettabile. Un segno positivo, che fa ben sperare anche per la durata della batteria.
Il comparto fotografico è di buon livello, allineato con quello degli acerrimi rivali di Htc: anche qui gliscattisonoottimi, anche in condizione di luce scarsa, ma per capire davvero se c’è un vincitore avremmo avuto bisogno di più tempo. Sicuramente match pari per le funzioni software, molto varie e complete: rispetto alla serie One mancano i filtri pre-scatto, mentre guadagna qualcosa in più l’editing in post produzione.
L’interfaccia utente TouchWiz è condita di tante amenità, ma nei minuti che avevamo a disposizione ci siamo concentrati sulla più curiosa, che è sicuramente SVoice: il sistema di riconoscimento vocale che permette al telefono di eseguire i nostri comandi. Tra le lingue supportate c’è anche l’italiano, che abbiamo provato con risultati altalenanti: il sistema ha riconosciuto comandi basilari come “avvia la fotocamera” e “componi messaggio”, ma è caduto sul riconoscimento di alcuni numeri telefonici e in generale degli indirizzi Internet. C’è da dire che il salone era affollato e le condizioni non erano delle migliori.
Passata in sordina (durante la presentazione non è stata neanche menzionata), c’è una presenza importante tra le app incluse: si tratta di Flipboard, in una inedita versione per Android completa di widget e supporto all’alta risoluzione dell’S3. Non sappiamo ancora se sarà un’esclusiva del nuovo Samsung o se si tratta del lancio in grande scala della famosa app per iOS, in ogni caso è un’aggiunta più che benvenuta nel mondo del sistema operativo Google.
Il Galaxy S III mette tanta carne al fuoco, tra funzioni software e caratteristiche hardware, tanto che è rimasto fuori molto dalle prove che avremmo voluto fare. Il verdetto per ora è una promozione, ma gli spauracchi dell’autonomia e dell’uso quotidiano sono dietro l’angolo. Per capire come si piazza realmente questo gingillo nell’affollato panorama degli smartphone, l’appuntamento è tra poche settimane, quando metteremo le mani su una versione da spremere approfonditamente.
Photo credits: Lorenzo Longhitano